Di fronte all'emergenza sanitaria serve la responsabilità di tutti per tutelare l'ambiente e la salute delle persone

Legambiente Rovigo: “L’emergenza sia occasione per ripensare i nostri stili di vita”

 

 

Legambiente Rovigo richiama cittadini, istituzioni e aziende alla responsabilità in questa difficile situazione. È necessario infatti l'impegno di ciascuno a ogni livello per affrontare e superare al meglio questo periodo di emergenza.

 

Per questo come circolo di Legambiente esprimiamo perplessità sulla scelta dell'Amministrazione di rendere la sosta libera e gratuita su tutto il territorio comunale.

 

In un momento in cui è necessario limitare al minimo il movimento e le interazioni delle persone, non si rischia piuttosto di incentivare gli spostamenti all'inteo della nostra città e di cambiare in peggio le nostre abitudini di mobilità sostenibile? Non sarebbe meglio suggerire piuttosto forme alteative di mobilità? E’ la via che stanno prendendo altri paesi, come la Germania e il Regno unito, dato che la bici permette non solo di rispettare la distanza minima, evitando assembramenti, ma è anche un modo per fare attività fisica e rinforzare gli anticorpi.

 

Basti pensare che la città di Padova che ha scelto sì di compiere l'importante gesto di rendere gratuiti i parcheggi, ma esclusivamente per il personale medico, infermieristico e sanitario, una categoria di lavoratori che in questo momento sta vivendo una situazione di grande difficoltà.

Non bisogna infatti sottovalutare l'emergenza smog che caratterizza Rovigo in maniera cronica. Solo la scorsa settimana l'Agenzia Europea per la Salute Pubblica (EPHA) ha lanciato l'allarme sui maggiori rischi da Covid-19 per la popolazione che vive in zone inquinate come la pianura Padana.

I rilevamenti dell'ARPAV ci mostrano che la serrata della popolazione ha avuto un effetto fortemente benefico per la qualità dell'aria e per la salute delle persone, a seguito di una notevole diminuzione delle auto in circolazione; la nostra città è infatti passata da un'allerta arancio o addirittura rossa a una fase stabile di sforamenti saltuari, toando così all'allerta verde dell'Accordo Padano.

 

 

Se guardiamo il grafico sugli andamenti della presenza di PM10 nell'aria della nostra città nei mesi di febbraio e marzo vediamo con chiarezza che dall’inizio del lockdown il 29 febbraio, le concentrazioni di polveri sottili subiscono un crollo, un dato confermato per tutta la pianura Padana confermato anche dalle immagini e dall'analisi dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

 

«Se è in fase di indagine il nesso tra presenza delle polveri sottili e diffusione dell'epidemia, è invece già abbastanza chiaro che la presenza di malattie respiratorie croniche sia un importante fattore di rischio nello sviluppo di complicanze associate al contagio - dichiara Giulia Bacchiega, presidente di Legambiente Rovigo – il lockdown deve dunque essere un'importante occasione per un ripensamento profondo della nostra mobilità e dei nostri stili di vita, continuando a portare avanti le buone pratiche ambientali, cruciali per tutelare la salute dei cittadini e il valore del nostro territorio».


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