Linea ferroviario Verona Chioggia

Legambiente a Gambato faccia il viaggio con i pendolari

Da molti anni ormai, attraverso il nostro dossier Pendolaria, ci occupiamo di raccogliere e segnalare i disservizi e le difficoltà che i pendolari devono affrontare quotidianamente lungo i tragitti ferroviari.

Della linea Verona-Chioggia abbiamo più volte segnalato i disagi e le inefficienze: dai continui ritardi all’obsolescenza dei mezzi e della linea, dall’aumento dei costi del biglietto alla soppressione delle corse, problematiche rilevate dai nostri volontari e dalle continue segnalazioni ricevute dai pendolari.

Apprendiamo dalla stampa locale del 18/03/2017 che il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato non ha riscontrato alcun tipo di disagio effettuando il viaggio verso Verona con la corsa delle 9.38 in partenza da Rovigo.

Vorremmo precisare che le corse che subiscono maggiori disguidi sono proprio le corse utilizzate dai pendolari, quindi lavoratori e studenti, e non viaggiatori occasionali o turisti, in particolari fasce orarie: da Rovigo 6:38, 7:38 e 8:38, da Verona 6:56, da Legnago 5:42, 6:42 e 7:42.

Per esempio mercoledì scorso 15/03 la corsa del treno proveniente da Legnago delle 6:42 non è stata effettuata e così anche la settimana precedente. Oggi 21/03 la corsa in partenza da Rovigo delle 17:38 è stata sostituita con un autobus con il conseguente ritardo del viaggio per tutti i pendolari.

La mattina la corsa in partenza dal capolinea di Rovigo delle 7:38 spesso accumula dai 10 ai 15 minuti di ritardo che si amplifica lungo il tragitto a causa delle coincidenze tra le corse, visto che la linea è a binario unico, e dai continui guasti dei treni e della linea stessa. 

I problemi igienici segnalati da un pendolare di Rovigo hanno trovato riscontro anche nelle testimonianze di altri utenti della linea che raccontano di convogli vecchi, sporchi e a volte in condizioni disastrose.

Inoltre il sig. Gambato sostiene che l’aumento di alcuni disagi nell’ultimo periodo sia dovuto alla “carenza di personale”, sui ritardi “abbiamo avuto un dicembre difficile, ma poi in quanto a puntualità abbiamo recuperato” e garantisce che “entro due anni la linea sarà rinnovata”.

Queste sono giustificazioni e promesse che non bastano più: non è prendendo in giro pendolari con un “giretto fino a Verona” nella fascia in cui di solito non si riscontrano disagi che si danno risposte o prospettive.

Di ciò che ci viene riferito dai pendolari ne abbiamo prova ogni gioo, di quello che dice il dirigente, da anni, non ne abbiamo mai avuto riscontro né tanto meno un piano condiviso con l’utenza.

Tutto questo costringe le persone a voler abbandonare il mezzo di trasporto pubblico e ad utilizzare il proprio, anche per brevi tragitti, con un conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento.

Il tema della mobilità sostenibile è un argomento fondamentale per contrastare l’aumento delle polveri sottili, di cui Rovigo ha un triste primato, pertanto Legambiente si impegnerà, come ha già fatto in passato, a monitorare il servizio ferroviario.

A partire da domani invitiamo il sig. Gambato a presentarsi in stazione alle ore 7.30 per un caffè e per provare il brivido di una settimana da pendolare.


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